I test, prevalentemente effettuati su sangue e urine, hanno lo scopo di verificare eventuali alterazioni biochimiche di natura patologica.

Combinando i risultati con l’anamnesi ed altri controlli specialistici, il medico sarà in grado di fornire una diagnosi precisa.

I test ematologici hanno lo scopo di verificare la composizione fisiologica del sangue per consentire al medico di diagnosticare eventuali patologie.

Con i test sulla coagulazione si può verificare il corretto funzionamento della coagulazione del sangue, in presenza di un’emorragia innescata da una ferita.

I test sui microrganismi hanno una durata maggiore, perchè il materiale organico consegnato (urine, feci, tamponi, ecc), va incubato per 24 ore allo scopo di verificare la crescita di batteri in condizioni favorevoli. In caso di esito positivo, serviranno ulteriori 24 ore per identificare il microrganismo e l’antibiogramma.

In caso di esito positivo, serviranno ulteriori 24 ore per identificare il microrganismo e l’antibiogramma.

I test verificano eventuali variazioni nei livelli standard di ormoni prodotti dalle ghiandole a secrezione interna, allo scopo di individuare la causa di patologie e disfunzioni nell’organismo.

Grazie agli esami su liquidi biologici (urina, espettorato, ecc) o di sfaldamento (cervice uterina), è possibile valutare anomalie dovute all’eventuale presenza di lesioni pre-tumorali o tumorali.

Questi test sono utili per rilevare dati circa le alterazioni del sistema immunitario, a causa di malattie infettive, autoinfiammatorie, autoimmuni, allergiche ecc.

Esami volti all’individuazione di alimenti che, qualora assunti dal nostro organismo, provocano diarree, dolori addominali, vomito, febbre, cefalee, anoressia, dissenteria, insonnia, stitichezza e quant’altro.

In presenza di tumori aumentano i livelli di alcune proteine, enzimi, e ormoni. I markers tumorali risultano quindi un valido supporto a diagnosi e prognosi di patologie tumorali.

Test in grado di verificare le percentuali di farmaci e droghe nel sangue.

Test di Mantoux

Il Test di Mantoux è un test di screening che serve per verificare la presenza in un individuo di infezione, anche latente, da parte del Micobatterio della Tubercolosi.

Modalità di esecuzione del test

Il test può essere chiamato anche in modi diversi. E’ detto, infatti, test di screening Mantoux, test Pirquet o test PPD (Derivato Proteico Purificato), Test di Intradermoreazione secondo Mantoux o TST (TubercolinSkinTest), Test alla Tubercolina.

La modalità di esecuzione del test è soltanto una ed è effettuabile mediante iniezione intradermica di una soluzione. Quest’ultima contiene derivati proteici purificati della tubercolina.

Il riconoscimento della presenza del Micobatterio della Tubercolosi avviene allorquando si verifica uno sviluppo di un rigonfiamento cutaneo duro. Insieme a ciò, deve verificarsi che il diametro di tale rigonfiamento superi il valore della soglia nelle successive 48-72 ore. Il valore è però differente in base alla classe di rischio del paziente, può essere di 5, 10 o 15 mm. In tal caso, il test può essere considerato positivo.